Si ritiene che la colonia di Tergeste fu fondata nel 52 a.C. per volontà di Giulio Cesare, in seguito alla scorreria dei Giapidi in questo territorio. Non si hanno testimonianze archeologiche relative ai primi due decenni di vita della città romana. Le tracce più antiche dell’impianto urbano, infatti, risalgono al periodo successivo, sotto Ottaviano, durante il quale si edificò il versante del colle di San Giusto rivolto al mare, utilizzando un sistema di terrazzamenti, e si cinse la città di mura. I siti archeologici che ci mostrano i resti più antichi di Tergeste, ovverosia quelli risalenti alla tarda Repubblica (fine del I secolo a.C.) sono l’Antiquarium di via del Seminario, l’Antiquarium di via Donota e il teatro romano.
Nell’Antiquarium di via del Seminario è conservato un tratto delle mura più antiche, costeggiato allora da una delle vie di ingresso alla città, oggi ricalcata perfettamente da via Donota e da via del Seminario. Si suppone che la funzione di tale tratto murario fosse duplice, inizialmente costruito per la difesa, poi sfruttato anche come terrazzamento.
Alla base si nota la presenza di un canale, utilizzato per lo scolo dell’acqua. Nella parte sovrastante è stato riportato alla luce un vano con pavimentazione in opus spicatum (cioè in mattoni rettangolari disposti a spina di pesce), presso il quale sono stati rinvenuti anche alcuni cocci di anfore: è stato interpretato quindi come una vasca per la lavorazione dell’olio, perfettamente inserita in quella che è stata individuata come una delle zone produttive della città.
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