Questa la blasonatura dello stemma che identifica la nostra associazione: «Partito d’azzurro e d’argento alle due spade decussate l’uno nell’altro; col capo di rosso al ferro d’angone d’oro sostenuto da una trangla di verde».
Come indicato dal nostro Statuto, in capo possono essere aggiunte le sigle “ASD” e “TSS” per indicare la ragione sociale. Ma perché lo stemma è composto in questo modo? Quali sono i significati che intende trasmettere?
Per prima cosa è necessario spiegare il perché si sia scelta una blasonatura di tipo araldico e non la semplice descrizione di un’immagine. Al di là del chiaro richiamo storico, il codice araldico è caratterizzato da grande versatilità. Purché se ne rispettino gli elementi descritti, un blasone può essere rappresentato con grande libertà. Che esso sia posto su uno scudo sannitico come raffigurato nell’esempio posto a Statuto, oppure su un’area circolare, rettangolare, triangolare, pentagonale o irregolare, non subisce alcun cambiamento di significato. È la blasonatura che definisce il simbolo, non la sua immagine. Questo permette di apporre il blasone su una grande varietà di supporti e con stili graficamente molto diversi tra loro, anche in bianco e nero secondo un preciso codice cromatico, permettendogli di adattarsi a ogni contesto.
L’azzurro araldico è reso graficamente come blu o come righe parallele orizzontali; rappresenta forza, perseveranza, devozione, fedeltà, giustizia, bellezza, consapevolezza, fermezza e vittoria.
L’argento araldico è reso graficamente con il colore bianco o il campo a tinta unita; è associato alla luna ed è simbolo di giustizia, verità, eloquenza, purezza, sincerità, umiltà, temperanza, clemenza, gentilezza, concordia, allegrezza e vittoria.
Presi singolarmente, questi due colori erano distintivi di parte guelfa e l’azzurro in torneo rappresentava la gelosia. Associati assieme, azzurro e argento rappresentavano invece la vittoria nei tornei, ed è questo il significato che si è voluto dare dalla loro combinazione. Essendo la nostra un’associazione aconfessionale, la simbologia guelfa è stata compensata dallo scudo partito, e cioè diviso verticalmente, distintivo di parte ghibellina.
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