I siti archeologici di Trieste (Parte II) di Pamela Tedesco

Questo articolo è la continuazione di: I siti archeologici di Trieste (Parte I)


Dopo i siti archeologici della fine del I secolo a.C. (gli Antiquaria di via del Seminario e di via Donota nonché il teatro romano), che rappresentano le testimonianze più antiche della colonia romana di Tergeste, se si procede in ordine cronologico di edificazione, si incontrano quelli del I secolo d.C., tra cui il noto complesso monumentale sul colle di San Giusto e le meno conosciute strutture del porto.

La prima metà del I secolo d.C. corrisponde al momento di massimo sviluppo edilizio della città. In questo periodo le antiche mura – di cui, come si è già visto nella Parte I, un tratto è visibile nell’Antiquarium di via del Seminario – persero la loro originaria funzione difensiva per essere impiegate come sostruzione per i nuovi edifici, divenendo parte integrante di quel sistema di terrazzamenti creato già nel I secolo a.C.

Tergeste era suddivisa in settori diversificati per funzione: la fascia più bassa del colle di San Giusto, la stessa del teatro, era adibita alle attività commerciali, quindi vi furono costruiti soprattutto magazzini, impianti portuali e strutture produttive; la fascia mediana era occupata principalmente dalle domus; infine, sulla sommità del colle erano collocati edifici monumentali, come la basilica civile e il foro.

Ricostruzione della Trieste romana

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