Dal mese di gennaio 2025 è iniziato ufficialmente il nostro corso di falcione, afferente alla scherma medievale. Il falcione è una spada a una mano di derivazione contadina. Gli arcieri e i balestrieri la utilizzavano come arma ausiliaria, portandola assieme al brocchiere. Affermato soprattutto tra il popolo, il falcione veniva usato anche dalla nobiltà nonostante le origini umili. Il nostro trattato di riferimento è il Kunst des Messerfechtens di Johannes Lecküchner.
Nell’illustrazione vediamo il principio «Zornhau ort oben abnehmen», per il quale è possibile girare la lama una volta preso il ferro, per trasformare un taglio in una punta. L’illustrazione è tratta da: Johannes Lecküchner, Kunst des Messerfechtens, München 1482, Folio 03v.
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Qual è la differenza tra il Messer tedesco e il Falcione italiano?
Il Messer tedesco e il Falcione italiano sono entrambi armi a lama affilate, ma hanno differenze significative in termini di origine, costruzione e utilizzo. Vediamole più nel dettaglio.
Origine e contesto storico
Il termine “Messer” in tedesco significa “coltello”, e infatti questa arma si presenta come una sorta di enorme coltello a una mano (o una mano e mezza). Era popolare nei territori di lingua tedesca tra il XIV e il XVI secolo. Il “Langes Messer” (Messer lungo) era particolarmente diffuso tra i borghesi, perché la legge spesso vietava loro di portare spade, in particolare nei borghi.
Il falcione è un’arma medievale a lama singola, diffusa in varie regioni d’Europa, compresa l’Italia. La versione italiana era tipicamente più elaborata e poteva avere una lama leggermente curva o con una forma che ricorda una falce o un machete, progettata per colpi potenti e taglianti.
Struttura
Nel Messer la lama è dritta, a filo singolo, con una punta ben definita per colpire di punta e di taglio. La guardia ha una protezione chiamata “Nagel” (chiodo), una specie di piccolo piolo metallico che protegge la mano sul lato esterno. L’elsa spesso ricorda un coltello ingrandito, con impugnature in legno rivettate. Il messer può essere a una mano o a mano e mezza, permettendo più versatilità nei movimenti.
Nel Falcione la lama è larga e spesso leggermente curva, con una forma che può variare (alcuni più simili a sciabole, altri più massicci come machete). È progettato per tagli potenti, sfruttando la massa concentrata nella parte anteriore della lama. L’elsa può variare molto, ma generalmente ha una guardia semplice o una crociera.
Tecnica di combattimento
Il Messer è usato con tecniche simili alla spada lunga tedesca, ma adattato per la lama a filo singolo. Le fonti, come il maestro Johannes Lecküchner, descrivono movimenti fluidi e rapidi, con attenzione a coperture, tagli e stoccate. È adatto sia ai duelli che al combattimento pratico.
Il Falcione è più focalizzato sui colpi potenti e taglianti, sfruttando il peso della lama per infliggere danni devastanti. Meno raffinato nel gioco di punta rispetto al Messer, ma efficace contro armature leggere e fanteria. Si presta più a fendenti larghi e movimenti circolari.
Funzione e utilizzo
Il Messer era tipico di cittadini e borghesi che non potevano portare spade. Era usato anche da mercenari e soldati, apprezzato per la versatilità.
Il Falcione era spesso associato a soldati di fanteria e milizie. La sua costruzione più semplice (rispetto a spade più raffinate) lo rendeva anche più economico da produrre.
In sintesi
Il Messer tedesco è più bilanciato, versatile e tecnico, ideale per chi cerca un’arma agile che si maneggia con una mano o una mano e mezza.
Il Falcione italiano è più robusto e specializzato nei colpi di taglio potenti, sacrificando agilità e tecniche complesse in favore di una maggiore forza distruttiva.